Questo fatto che Brunori Sas viene a Varese mi rende felice. Sarà che è difficile trovare la faccia del cantante che adori appiccicata sui muri di questa città in cui piove il 60% dell’anno (fonte: l’umidità delle mie ossa).
Sarà che quando lo nomino mi vengono in mente i lunghi pomeriggi passati sulla spiaggia di Bonifati, in provincia di Cosenza, con mia nonna che mi faceva fare la merenda con la frisa e il pomodoro e il riposino sotto l’ombrellone. Sarà che quando canta Guardia ’82 pensi all’odore del mare, che è diverso da quello di tutti gli altri (fonte: olfatto di nonna Lidia). Sarà che quando canta, ti viene in mente il piatto di pataneezafarane mangiato a 55 gradi all’ombra, d’estate, al paese.
Sarà anche che Brunori Sas è Brunori Sas e non è necessario avere origini del sud per amare le sue canzoni. Ora, però, arriviamo al punto: giovedì verrà in città (prevista una nevicata che non si vedeva dal 1985) e vorrei che una volta arrivato si sentisse a suo agio.
1) La prima cosa che devi sapere, caro Brunorone, è questa: non siamo tutti leghisti. E questo te lo posso assicurare io che ho la nonna calabrese (vedi sopra).
2) Guarda la mappa e segnati questo paese: Castronno. Da lì partono i pullman che arrivano dritto dritto a Bonifati (CS), facendo tappa a Paola. Durante l’estate ce ne sono anche più di uno alla settimana: partenza alle 17 arrivo alle 10 di mattina del giorno dopo. Ricordo viaggi di diciotto ore lungo l’autostrada del sole che il Lamezia-Milano mi sembrerà un lusso a vita. Ovviamente si parte scarichi e si torna dopo tre settimane di mare con la cassetta di fichi e il vino di zio Carmelo nel portabagagli del bus. Il viaggio è tanto lungo che nel frattempo c’è gente che si sposa, fa figli, divorzia, si risposa.
2) Quando sali a Varese portati un ombrello e una sciarpa (in questi giorni anche una tuta da sci che c’è Burian): questo non fermerà la sensazione di avere delle rane nelle scarpe o la possibilità di incontrare dei pinguini in Via Morosini ma ti possono essere utili.
3) Se la gente non si alza durante lo spettacolo non ti preoccupare. Non gli hanno incollato il sedere sulle poltrone, siamo proprio fatti così 😉
4) Non abbiamo un piatto tipico. Al massimo ti possono rifilare polenta e bruscitt ma è un piatto di Busto Arsizio e non di Varese. A dolci siamo messi anche peggio: abbiamo il “Dolce Varese” ma la maggior parte delle recensioni dicono è “buono da inzuppare nel latte, a colazione”.
5) Se vedi in giro dei ciclisti, è tutto normale. Sono parte della fauna locale e saltano fuori un po’ dappertutto. Fai attenzione!
6) Non confondere mai varesini e varesotti. I varesini sono quelli che abitano in città, i varesotti quelli che stanno in provincia.
ci vediamo giovedì
Adelia (s)brigo